i rospi arrampicatori

Durante il nostro campeggio dei Sciscioni ci siamo accorti che in un angolo della casa succedeva qualcosa di particolare ... un torneo di arrampicata tra i rospi della zona!
Avevamo sentito di comportamenti strani di animali durante e dopo il terremoto, ma vedere dei rospi che tentano di entrare in casa anche dal tetto non lo mi era mai capitato, ma si sa, c'è sempre da imparare.





i grandi e i piccoli danni

In quei giorni, dopo il primo terremoto, decidemmo di fare un giro nei paesi vicini per vedere con i nostri occhi quello che era successo.
Girovagando per le campagne scoprivamo vecchi casolari abbandonati parzialmente crollati, capannoni "datati" in cui avevano ceduto tetti e tettoie, tende e camper di chi, come noi, non si sentiva più al sicuro in casa propria.
Pian piano ci siamo avvicinati a San Felice, uno dei centri maggiormente colpiti da quel sisma.
E' difficile spiegare l'incredulità che si prova davanti a certe immagini, ma vederle dal vivo, che ti entrano dentro è veramente dura, col dubbio che ogni momento sia quello buono per un'altra scossa ...
E' commovente invece sentire come le persone, anche quelle mai incontrate prima, si sentano più vicine, ci si scambia esperienze, impressioni, paure, per non sentirsi soli ad affrontare tutto questo puttiferio ...
Questi erano i grandi danni.

A casa nostra i problemi erano al primo piano, che richiedeva di lavori notevoli tanto che avevamo già cominciato a pensare di abbassare la casa per rendarla più sicura, ma c'era stato anche il crollo di una tettoia, fortunatamente riparabile in poco tempo.
Questi erano i piccoli danni.









il campeggio dei "Sciscioni"


Il campeggio dei sciscioni trascorreva “tranquillo”, notte al fresco in tenda, un salto veloce in bagno, colazione all’aria aperta poi alla casa del nonno per un saluto, pranzo in giardino, giochi liberi all’aria aperta, cena in giardino e notte al fresco …
Alla fine di maggio si dormiva ancora ben vestiti e con panni e trapuntine perché la sera si sentiva una certa arietta, alle quali io aggiungevo a titolo personale una o più sciarpe per proteggere la mia cervicale delicata.
La tv era praticamente dimenticata, il passatempo preferito era trasportare le cose utili da dentro a fuori e da fuori a dentro: stoviglie per apparecchiare, cibarie di vario tipo cucinate velocemente, pannetti, foglie colori, libri insomma tutto quello che poteva servire per far passare la giornata e non sentirsi troppo “in prestito”.
Si cercava di rendere la giornata giocosa soprattutto per i bambini, ma dentro di noi non sapevamo né cosa fare né cosa aspettarci, solo una cosa era certa per me : vivendo in tenda avevo ricominciato a dormire tranquilla e non era poco!
Anche se la paura era diminuita, sentivamo benissimo i tremori della terra, soprattutto alla sera sdraiati dondolavamo con i materassi, ma ce ne stavamo lì nella nostra tendina dondolante in attesa che diminuissero; le scosse però continuavano e questo non era purtroppo di buon auspicio, nessuno di noi avrebbe mai immaginato quello che sarebbe successo!!!







Il ritorno a casa

Passati alcuni giorni dalla prima grande scossa, decidemmo di rientrare in casa
 ( http://mamamagia.blogspot.it/2012/05/il-dopo-terremoto.html ) e preparato i letti per la notte a pian terreno stavamo convincendoci che pian piano tutto sarebbe ritornato "normale": ricollegato il p.c., acceso la tv per vedere i soliti programmi, ricominciato a sistemare le cose cadute...
Così passò la prima notte di rientro in casa.
Il pomeriggio seguente ce ne stavamo tranquilli, si fa per dire, chi a giocare chi a pulire, che all'improvviso .......... %%&&%££%&=(=);:;_:_:;LK__::ççç°°°§?=))((//&%$£!!!!!!!!.......
l'ennesima scossa ma più forte delle altre ci fece scappare nuovamente fuori, per la paura ci fermammo a sedere comodamente sotto gli alberi ad aspettare ... non potevamo certo restare lì all'infinito così decidemmo di montare una tenda ormai datata ma in buono stato per dare vita alla nostra residenza estiva:
"il campeggio dei sciscioni", così battezzato per dare al tutto un'immagine giocosa, se pur di giocoso non c'era un bel niente...

Non immaginavamo che non saremmo mai più ritornati in casa, nella nostra bella, fresca, grande casona, se non per cercare di salvare le nostre piccole cose!!!!