la domenica della musica: Firth Of Fifth

Il brano di oggi è  Firth Of Fifth.
Terza traccia di Selling England by the pound (1973) dei GENESIS del primo periodo, è considerato tra i classici del gruppo, nel momento migliore dello sviluppo del genere progressive romantic rock.
Di loro è stato scritto e detto una montagna di cose...
ma quello che posso aggiungere a livello personale è che sicuramente è uno dei brani che mi ha fatto innamorare di questo tipo di sonorità fin da bambina, quando il mio fratellone si metteva in camera ad ascoltare i dischi della Charisma con quel buffo disegno del cappellaio matto che mi incuriosiva molto, e per tutta la casa si sentivano le canzoni...

Ne è passata di acqua sotto i ponti ma la magia io continuo a sentirla...


http://www.youtube.com/watch?v=SD5engyVXe0

Aggiungo i testi in inglese ed italiano presi da un vecchio libro sui Genesis degli anni '80, spuntato magicamente da vecchi scaffali dimenticati... Buon ascolto!!!


le balle... di paglia

All'inizio dell'autunno girovagando per l'Appennino trovammo delle insolite balle di paglia...
ma sapete che con quelle rettangolari ci si possono costruire anche le case???
bè queste caso mai potrebbero esserne gli abitanti!!!







la signorina melagrana

In questa stagione si possono vedere i frutti del melograno maturi, pronti per essere colti e mangiati, ma questo frutto è da sempre pieno di significati per diverse culture sparse in tutto il mondo:
gli antichi Egizi avevano la consuetudine di porre all’interno dei sepolcri i frutti di melograno.
I babilonesi credevano che masticare i semi di melograno prima delle battaglie, li rendesse invincibili.
Il Corano cita tre volte il melograno, due volte come esempio di cose buone create da Allah, e una volta come frutto trovato nel giardino del Paradiso.
Nella tradizione ebraica il melograno era un calice a forma di corona, simboleggia il “disegno” originale per la vera corona.
Nella tradizione indiana i semi del melograno vengono usati come spezia, conosciuta col nome di anardana. I semi essiccati sono usati per acidificare le salse chutney (salsa indiana a base di frutta e spezie) e curry. I semi del melograno selvatico “daru dell’Himalaya “, sono considerati i migliori in qualità per preparare questa spezia.
Nella lontana Cina i neosposi mangiavano la melagrana per benedire le nozze; le spose turche invece, la lanciavano a terra perché in questo modo scoprivano quanti erano i figli che avrebbero avuto, contavano i chicchi che uscivano dal frutto. 
Sempre in Turchia, il succo del melograno è considerato una panacea rinvigorente da dare stagionalmente ai giovani e alle persone debilitate, viene usato tuttora, come condimento per l’insalata e per marinare la carne.
In Grecia
, il mito di Demetra e Persefone si snoda intorno ai famosi sei chicchi di melagrana mangiati nell'Ade. Demetra era la madre di tutti gli dei, protettrice del matrimonio e della fertilità. Le donne ateniesi mangiavano i semi del frutto per conquistare fertilità e prosperità; i sacerdoti erano incoronati con rami di melograno ma non potevano mangiarne i frutti. E’ tradizione greca rompere un melograno durante i matrimoni, a Capodanno e quando si compra una nuova casa (il melograno è il primo dono che anche oggi gli ospiti portano) perché simbolo di abbondanza, fertilità e fortuna. Per lo stesso motivo, le decorazioni che riportano immagini del melograno sono molto comuni in Grecia e, proprio nella lingua greca, il nome usato per la melagrana, ha il significato uguale allo “ scorrere della forza dell’universo”.
Anche la Bibbia, nel Cantico dei Cantici, gli attribuisce un significato estetico e poetico: "come spicchio di melagrana sono le tue guance, senza quello che di dentro si nasconde" e più avanti il melograno ritorna, ma come simbolo di fertilità, speranza e fecondità: "ero discesa nel giardino delle noci, per osservare i frutti delle valli, per vedere se la vigna fosse fiorita, se avessero germogliato i melograni. Io ti prenderò, ti condurrò nella casa di mia madre, là mi istruirai, io ti darò da bere il vino drogato ed il mosto delle mie melagrane".
(da: ilcerchiodellaluna.it)


Detto questo non vorrei sembrare irriverente nei confronti di questo succoso frutto così importante simbolicamente ma fatto alcune foto ai nostri melograni mi è scappata... la "signorina melagrana"!!!


 



le vacanze passate

L'estate scorsa siamo andati alcuni giorni in vacanza sulle dolomiti: bellissime, piene di storia, di verde, di rocce, di animali...
l'animale tipico delle dolomiti sicuramente è la mucca, tipica abitante degli alpeggi montani... ma noi abbiamo trovato un gregge di pecore e caprette che pascolavano tranquille in riva ad un torrente e ci sono piaciute davvero molto!!!








Filastrocca della PECORA NERA,
la vedi di giorno ma non la sera,
la vedi sul prato ma non sul carbone,
ha una stellina sopra il groppone
che le è caduta dal cielo stellato
mentre dormiva una notte sul prato.


(poesia tratta da "la fattoria di nonna Sara")

animalia: l'ippopotamo rotoloso

Il nuovo abitante dello zoo di cartone è un ippopotamo, ciccio ciccio sempre pronto a mangiare ed a sbadigliare... il suo nome è Ippo!







animalia: il rinoceronte rotoloso

Dopo l'elefantino Tino  è arrivato il rinoceronte, grande e grosso ma per niente spaventoso... anzi!
Il suo nome è ... Rino.






animalia: l'elefantino rotoloso

Ogni volta che sostituisco un rotolo di carta  mi chiedo come potrei utilizzare il cartoncino che rimane vuoto...
così curiosando sulla rete ho visto diversi modi di "riciclarli" ed allora ho trovato il mio:
un piccolo zoo rotoloso di cartone!
Il materiale per questo lavoretto è davvero risparmioso: rotolo di cartoncino, forbici, matita con mina sottile, pastello bianco e pastello rosa, pezzetti di nastro biadesivo.
Ritaglio-incollo-coloro ed ecco il primo abitante del mio piccolo zoo!!!
Si chiama Tino l'elefantino







la domenica della musica: Red rain

Oggi all'appuntamento musicale posto un brano del mitico Peter Gabriel: Red Rain.
Wikipedia scive: So è il quinto album in studio e complessivamente il settimo della carriera del musicista Peter Gabriel, del 1986. Molte delle canzoni contenute nell'album sono divenute dei classici dell'artista, raggiungendo la vetta delle classifiche inglesi e americane.
L'album inizia con un canzone carica di emozioni intitolata Red Rain. Questo pezzo è stato ispirato da un sogno ricorrente di Gabriel, nel quale nuotava in un mare rosso. Il testo riproduce vividamente la visione onirica e riflette un forte senso di vulnerabilità. Red Rain è una delle canzoni di Peter Gabriel che hanno come protagonista Mozo, uno straniero vagabondo, che appare anche in On the Air e in Exposure.







In questo video si ascolta l'ultima "versione" del brano inserita nell'ultimo album  "New Blood"  realizzato nell'ottobre del 2011, qui cantata dal vivo.


"Red Rain"

red rain is coming down
red rain
red rain is pouring down
pouring down all over me

I am standing up at the water's edge in my dream
I cannot make a single sound as you scream
it can't be that cold, the ground is still warm to touch
this place is so quiet, sensing that storm

red rain is coming down
red rain
red rain is pouring down
pouring down all over me

well I've seen them buried in a sheltered place in this town
they tell you that this rain can sting, and look down
there is no blood around see no sign of pain
hay ay ay no pain
seeing no red at all, see no rain

red rain is coming down
red rain
red rain is pouring down
pouring down all over me

red rain
putting the pressure on much harder now
to return again and again
just let the red rain splash you
let the rain fall on your skin
I come to you defences down
with the trust of a child

red rain is coming down
red rain
red rain is pouring down
pouring down all over me
and I can't watch any more
no more denial
it's so hard to lay down in all of this
red rain is coming down
red rain is pouring down
red rain is coming down all over me
I see it
red rain is coming down
red rain is pouring down
red rain is coming down all over me
I'm bathing in it
red rain coming down
red rain is coming down
red rain is coming down all over me
I'm begging you
red rain coming down
red rain coming down
red rain coming down
red rain coming down
over me in the red red sea
over me
over me
red rain 

i fiori dell'autunno

pieni di colore anche i fiori dell'autunno sanno come farsi notare!!!
il più appariscente è sicuramente il fiore del topinambur: solare, brillante, carico di vitalità...
Il nome generico (Helianthus) deriva da due parole grache ”helios” (sole) e ”anthos” (fiore) in riferimento alla tendenza di alcune piante di questo genere a girare sempre il capolino verso il sole, comportamento noto come eliotropismo. Il nome specifico (tuberosus) indica una pianta perenne, il cui organo di sopravvivenza è un tubero (da wikipedia).
L'etimologia del nome secondo alcuni è legata al nome portoghese tupinambor, abbreviazione di patata tupinamba. Quest'ultima terminologia può spiegare il nome italiano, a volte attribuito a questo ortaggio, di patata americana. Secondo altri autori il nome topinambur pare derivi dal nome di una tribù indio ed associato per errore al nome di questo ortaggio. Stretto parente del girasole, questa pianta della famiglia delle Compositae, tribù delle Heliantheae, è originaria della fascia meridionale degli Stati Uniti d'America (da Popolis.it).
oltre ad essere un bellissimo fiore autunnale la sua radice, un tubero, è commestibile: un gustoso alimento ed un utilissimo rimedio naturale per controllare il diabete ed abbassare la glicemia, oltre che per dimagrire e contrastare la ritenzione idrica.
 cosa si vuole di più!!!

 












...topinambur dopo la pioggia...

..."filtrati" dalla luce della sera...